Dopo le cerimonie di apertura del 21 Settembre, primo giorno di manifestazione, il 22 si è iniziato subito con la gara tra i 9 paesi partecipanti. La prima batteria di tre paesi che si sono contesi il passaggio al turno successivo era composta da Senegal, Algeria e Israele, tra le quali l'ultima ha passato il turno. Poi, finalmente, sono arrivato anche io per seguire il primo laboratorio del gusto. COUS COUS LAB Il protagonista del primo Cous Cous Lab è stato Corrado Assenza, del Bar Sicilia di Noto, ed i suoi sono sempre dolci "con un motivo". La conduttrice era Laura Ravaioli coadiuvata da due giornalisti, Monica Piscella, torinese, e Danilo Della Mura, milanese, entrambe contemporaneamente anche membri della giuria tecnica dei cous cous in gara. Il primo piatto era veramente particolare, una cuccia pesantemente visitata con grano duro integrale, miele, ricotta, pistacchio, bianco mangiare alla mandorla di Noto. Sublime la quenelle di ricotta, probabilmente di vaccino, il bianco mangiare, corretto con mandorla amara, spezzava il dolce del pistacchio. Piatto apparentemente scomposto ma con una sua armonia. Il secondo piatto ci ha regalato qualcosa di insolito, un cous cous con frutta cotta, grazie ed un trattamento termico particolare, Corrado, è riuscito a non mortificarne i sapori. Fichi, melone, questi quelli che mi tornano in mente, ma anche tanta altra frutta, forse un pò troppo dolce ma che sicuramente, come era intendimento dell'autore, aveva mantenuto gran parte del suo sapore e profumo. L'insieme, nonostante la dolcezza, in bocca, risultava molto fresco. Come vino è stata servita sempre la stessa vendemmia tardiva di Mandarossa. COUS COUS COMPETITION Nel tardo pomeriggio si è svolta la seconda gara di qualificazione con altri tre paesi, Marocco, Italia e Francia. La ben nutrita giuria tecnica era composta da Edoardo Raspelli, il presidente, poi anche da Frederick Vreeland, Niamh Shields, Gigi Padovani, Nino Graziano, Rocco Lettieri, Mariaceleste Crucillà, Monica Piscella, Sigrid Verbert, Danilo Della Mura, con la conduzione di Donatella Bianchi e Laura Ravaioli. Il pubblico in sala, circa 100 persone, ha potuto valutare i piatti con un numero da 1 a 5, tramite voto elettronico e quindi in tempo reale. Il Marocco ha presentato un cous cous con carne di agnello, zucchine e carote, condito con una cipolla in agrodolce, più "dolce" che "agro", che ha valorizzato molto i sapori. La semola purtroppo non era molto speziata, ottime le cotture. Un piatto equilibrato ma un pò slegato. L'Italia, con la sua squadra composta dal giovanissimo e promettente Ivan Scebba e da due professionisti del cous cous: Vito Miceli e Antonella Pace, compagni di cucina e di vita, entrambe dell'Hotel Mediterraneo di San Vito Lo Capo. Ultimo in gara il team della Francia, ritorna ancora l'agnello stavolta con molte verdure: zucchine, finocchio, zucca ma anche uva e qualche mandorla. Ottima la speziatura e la cottura, un piatto armonico e ben realizzato. Anche se io non vado pazzo per questo condimento di cous cous, ne ho riconosciuto l'ottima esecuzione. La giornata ha visto quindi Israele e Italia passare il turno. Dopo competition e laboratori ho fatto il mio solito giro tra gli stand enogastronomici, sempre alla ricerca di qualcosa di genuino.
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