Poche settimane fa avevo già scritto di gelato, grazie alla mia visita presso la gelateria di Antonio Cappadonia, il quale mi aveva gentilmente invitato per l'allora imminente Sherbeth Festival, di cui esso è da tempo direttore tecnico. In effetti, già da un paio d'anni lo Sherbeth destava in me un certo interesse, ma non ero mai riuscito a recarmi in quel di Cefalù a causa dei classici impegni dell'ultimo minuto. Ma perchè una festa del gelato a Cefalù ? Questa è stata una delle prime cose che mi sono chiesto, il motivo è semplice quanto ovvio: gli arabi, storicamente riconosciuti come coloro che introdussero in Sicilia il gelato o meglio lo "Sherbeth", da cui il nome "sorbetto", in mancanza di frigoriferi utilizzavano la neve delle Madonie per realizzare il loro prodotto e Cefalù, trovandosi alla fine della catena montuosa in questione, in breve diventò un importante centro di smistamento di neve e sorbetti. Il 17 Settembre, finalmente, sono quindi riuscito a programmare questa mia visita alla quarta edizione della manifestazione che, negli anni, ha costantemente aumentato i suoi numeri e quindi le sue aspettative di crescita. Forte delle sue 150.000 presenze del 2009, quest'anno lo Sherberth, ha contato più di 200.000 visitatori, grazie anche ad un consistente aumento degli espositori, oggi arrivati a 31. Un buon risultato per l'ottimo lavoro condotto negli ultimi anni dalla Iris Communication, ente organizzatore dell'evento cefaludese. Ognuno dei gelatieri partecipanti, in degustazione ed in concorso, ha presentato un solo gusto, frutto della propria esperienza e spesso del proprio territorio, vero leitmotif della manifestazione. Guarda caso il territorio è anche la "fissazione" del direttore tecnico Cappadonia, grande promotore dei prodotti tipici, soprattutto di quelli che si trovano nei pressi della sua Cerda, famoso il suo gelato coi limoni verdelli, al carciofo, coi gelsi di Monreale, per Antonio Cappadonia ogni occasione è buona per "gelare" il territorio. Ma quest'anno oltre alle tipicità locali l'attenzione di Iris si è spostata anche sull'arte e quindi sulla cultura che circorda il gelato e la cittadina stessa di Cefalù, argomento, secondo me, ormai inscindibile da qualsiasi manifestazione che abbia un target nell'ambito turistico. Arrivato in un caldo e assolato pomeriggio di Settembre, sono stato accolto dall'infaticabile addetto stampa della manifestazione, Claudia Santoro, che con professionalità ha soddisfatto tutte le mie domande ed esigenze. Presso l'Ottagono Santa Caterina, di fronte il celebre e spledido Duomo di Cefalù, ho iniziato la mia avventura partecipando a "DivinGelato", una degustazione guidata di gelato e vino a cura del giornale online Cronache di Gusto. Il conduttore della degustazione Fabrizio Carrera, nonchè direttore del giornale stesso, è stato coadiuvato dai rappresentanti delle cantine e dai gelatai autori dei vari gusti, accompagnando la platea lungo un dolce percorso come descritto qui di seguito. Dalla Libia, Farida Haggiagi, della "Gelateria Farida", ed Elisabetta Lipari, di Feudo Arancio, hanno presentato: Mandorla al fior d'arancio con Hekate 2008. Da Cefalù, Maurizio Calabrese, di "Antica Porta Terra" e Tonino Guzzo, di Gorghi Tondi, hanno presentato: Torroncino siciliano con Oro di Dora 2007. Da Gubbio, Paolo Bettelli, de "L'arte golosa" e Marcello La Monica, delle cantine Florio, hanno presentato: Noce e fichi con Morsi di luce 2007. Da Pisa, Gianfranco Cutelli, della gelateria "De' Coltelli" e Nino Caravaglio, della cantina omonima, hanno presentato: Pistacchio di Bronte e Malvasia delle Lipari 2008. Da Torchiara, in provincia di Salerno, Raffaele Dal Verme, della gelateria "Di Matteo", e Alessio Planeta, della cantina omonima, hanno presentato: Mandorla e Moscato di Noto 2008.
Ancora Sicilia grazie alle mandorle tritate aggiunte alla base di latte intero di Raffaele che ha abilmente ravvivato il tradizionale gusto con qualche mandorla amara. I fiori bianchi del Moscato di Noto hanno ripreso la base lattea per pulirla con note agrumate e elegantemente accompagnarla con le note dolci del miele. Da Perugia, Alice Cianuri, de "Il Gelato di Mastro Cianuri", e Nino Alessandro, di Alessandro di Camporeale, hanno presentato: Bacio e Kaid 2008, vendemmia tardiva di Syrae. Dopo le 6+6 degustazioni e l'intervento del Direttore dell' IRVV, Dario Cartabellotta, Giancarlo Timballo, gelatiere ma anche organizzatore della Coppa del Mondo di Gelateria e Presidente Co.Gel.Fipe, ci ha fatto assaggiare altri due gusti, realizzati per l'occasione con due vini siciliani: l'Etna Rosso e il Passito di Pantelleria. Subito dopo "DivinGelato" ecco un'altra degustazione: "Gelati e sorbetti dell'unità d'Italia". L'evento ha visto la conduzione del giornalista del Corriere della Sera Mauro Remondino, la partecipazione dei due maestri gelatieri Antonio Cappadonia di Cerda e Alfio Tarateta, torinese di origini pugliesi, della storica del gelato Luciana Polliotti e, infine, Giancarlo Timballo in rappresentanza dei gelatieri d'Italia. Si è iniziato da Tarateta con Gianduia e Bunet di Garibaldin, quest'ultimo ricavato da un dolce tipico piemontese, per poi passare a Cappadonia con il Limone verdello, i Gelsi di Monreale e il Melone Giallo di Gibellina. Inutile fare un paragone tra le due scuole, esprimono semplicemente territori diversi, entrambe ai vertici della qualità. E' da rimarcare però come la semplicità dei gelati di Cappadonia abbia potuto gareggiare così bene con un maestro gelataio di grande esperienza e levatura come Alfio Tarateta, ma di questo ho già parlato in un mio precedente articolo su Antonio. Con spirito campanilistico, non posso fare a meno di soffermarmi sul Limone Verdello che, grazie alla spremitura a mano, aveva inglobato una parte degli oli essenziali presenti nella buccia, conferendo al gelato un profumo che, nonostante la piccola coppetta, si sentiva già a distanza di diverse decine di centimetri; indimenticabile quel Gelso quasi masticabile, pieno e gustoso, il poco zucchero ha esaltato al massimo la frutta. Terminati i laboratori del gusto mi sono attardato, fino a notte fonda, gironzolando tra le vie del centro storico. Dopo aver visto come si preparava il gelato con il ghiaccio tritato delle Dolomiti con gli strumenti di una volta e aver fatto la conoscenza di un gruppo di gelatieri in pensione del paese di Forno di Zoldo, in provincia di Belluno, mi sono finalmente diretto verso i chioschetti "monogusto" degli espositori/concorrenti dello Sherbeth. Il pass ricevuto mi ha consentito di assaggiare quasi tutti i gusti esposti consentendomi di conoscere l'elevato livello dei concorrenti e quindi della manifestazione tutta. A questi livelli, una preferenza di un gusto rispetto ad un altro è da ritenersi puramente soggettiva, essendo totalmente svincolata da qualsiasi dubbio sulla bontà degli ingredienti utilizzati. Ognuno ha interpretato il gelato a modo proprio e ha contribuito a quella festa di sapori freddi, in bocca ma non nell'animo, che è lo Sherbeth. Ho visitato: Da Hout Bay, Capetown, Sudafrica, gelateria "Ice Dreams" con il gusto rooibois. Da Randazzo, Catania, "Gelateria Musumeci" con le granite di limone, mandarino, fragola e cioccolato. Da Nicosia, Catania, "Antica Gelateria Granata" con il gusto cedro. Da Modica, Ragusa, "La Fenice" con il gusto 'mpanigghia modicana. Da Gazzo Padovano, Pordenone, "Golosi di natura" con il gusto coffee breack. Da Lecco, "Esquiman" con il gusto mela e finocchio. Da Belluno, "La Delizia" con il gusto orzo bellunese. Da San Cipirello, Monreale, Palermo, "Soleado" con il gusto treis acra. Da Cefalù, Palermo, "La Gelateria della Scuola Alberghiera Mandralisca" con il gusto fichi d'india. Da Donnalucata, Scicli, Ragusa, "Blue moon" con il gusto carruba. Da Terrasini, Palermo, "Friend's Bar" con il gusto gelsi. Da Calizzano, Savona, "Gelateria Pinotto S.A.S" con il gusto castagna essicata. Da Civitanova Marche, Macerata, "Maga Cacao" con il gusto tartufone. Da Aosta, "Gelato Pazzo" con il gusto mela renetta. Da Valenza, Alessandria, "Soban" con il gusto nocciola Igp. Subiaco, Roma, "L'Ape Regina" con il gusto subiachino. Cefalù, Palermo, "Al solito posto" con il gusto limone. Propabilmente, in questa mia spedizione allo Sherbeth, ho dimenticato di visitare qualche stand, ma l'ora era tarda ed ero stato già stato messo a dura prova dai due laboratori di gelato e vino. Nella giornata di Domenica 19 Settembre, una nutrita giuria, capeggiata dal Maestro Gelataio Luca Caviezel, ha decretato il gusto cedro della "Antica Gelateria Granata" di Nicosia come il migliore della quarta edizione dello Sherbeth Festival; al secondo posto si è classificata la nocciola Igp di "Soban" di Valenza; infine, al terzo posto, un gusto che a me è piaciuto sicuramente più dei due precedenti: l'orzo bellunese de ""La Delizia" di Belluno. Proiettandomi già verso l'edizione del prossimo Settembre 2011 che chissà cosa ci riserverà. rifletto su una sola delle cifre di quest'anno: ben 25 tonnellate di gelato prodotto in soli 4 giorni ! Dopo aver assaggiato tali eccellenze, sorge spontaneo un moto di rivolta: prestate più attenzione a dove acquistate il gelato, ormai è sempre più difficile trovarlo artigianale e con ingredienti freschi, pretendetelo buono, non accontentatevi, punite gli speculatori di materie prime non comprando più da essi e, se necessario, fate qualche chilometro in più per godevene uno genuino, ne vale la pena.
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