Anche io penso che la differenziazione dei sapori e la tipicità del territorio siano due delle migliori armi dell'agroalimentare siciliano, pertanto non posso fare a meno di gradire e promuovere questa tipologia di vini che, finora, avevo raramente incontrato in vari eventi o comunque mescolata ad altre cantine convenzionali. L'occasione di avere a disposizione diverse aziende che seguono la filosofia della "natura", è stata una ghiotta occasione e così, lo scorso 14 Settembre 2013, mi sono recato presso l'Enoteca Letterara VinoDiVino di Pasquale Lombardo e Michele Puleo a Piazza Sant'Oliva a Palermo per una full-immersion nell'evento "La Natura del Vino", organizzato dal già citato Massimiliano Montes e dal suo blog GustoDiVino.it. Finalmente un'occasione di degustazione con ben 12 cantine "naturali", nella quale non ho dovuto fare lo slalom con il mio indice di gradimento, e rendere conto al mio palato di dove lo avessi condotto! Infatti, tutte le cantine presenti avevano dei vini particolari, espressione di un territorio o di tecniche di vinificazione che consentono le differenze tra vitigni e tra annate, comprendendo aziende vitivinicole con poche decine di ettari vitati fino alle micro realta da un solo ettaro e mezzo! Ci sono però anche altre nomenclature che spesso si affiancano a quella naturale, mi riferisco ai vini biologici ed a quelli biodinamici, ma che possono comunque non rispettare le più severe regole dei naturali, consentendo numerose scappatoie ai viticoltori. Per fortuna, ci viene in aiuto il solito Massimiliano Montes con questo sua dettagliata e chiara spiegazione qui linkata. Bello anche il pubblico che ha partecipato alle degustazioni, per lo più appassionati ma anche diversi sommelier e la presenza di Luigi Salvo, Delegato AIS per Palermo e provincia. Queste sono le aziende coi rispettivi vini in programma, selezionate da Massimiliano, che hanno aderito alla degustazione: - Barraco vini (Marsala)
- Bosco Falconeria, Azienda biologica Simeti Taylor (Partinico) - Calabretta (Etna) - Dos Tierras (Petrosino, Trapani) - I Custodi delle Vigne dell’Etna (Etna) - Lantieri, Malvasia delle Lipari - Marabino (Pachino) - Valdibella (Camporeale) - Tenute Monte Gorna (Etna) - La Gelsomina (Etna) - Quantico vini (Etna) - See more at: http://gustodivino.it/home-gusto-vino/la-natura-del-vino-3/massimiliano-montes/4846/#sthash.0UTK2rZZ.dpuf- Agricola Porta del Vento (Camporeale) Barraco (Marsala - TP) Bosco Falconeria (Partinico - PA) Calabretta (Etna - CT) Dos Tierras (Petrosino, TP) I Custodi delle Vigne dell’Etna (Etna - CT) La Gelsomina (Etna - CT) Lantieri (Lipari - ME) Marabino (Pachino - SR) Porta del Vento (Camporeale - PA) Quantico (Etna - CT) Tenute Monte Gorna (Etna - CT) Valdibella (Camporeale - PA) Inoltre, erano presenti anche Valeria Carastro e Benjamin Spencer, attivi con la loro Etna Wine School, un progetto didattico/enoturistico per la promozione delle piccole aziende vitivinicole del territorio etneo, nonchè Donna Elvira, azienda produttrice del Cioccocolato di Modica (RG) che con i suoi prodotti ha allietato i palati provenienti dai vini dolci presenti che mi sono piaciuti di più: il Moscato di Noto 2010 di Marabino e la Malvasia di Lantieri, due passiti così diversi tra di loro ma così piacevoli, ognuno per motivi diversi. Purtroppo mancava il Milocca di Barraco, che avevo già avuto la fortuna di degustare con calma in altra occasione. Esso è un particolare Nero d'Avola ottenuto da uve surmature allevate nel marsalese dall'Azienda Barraco, dal naso intenso, complesso, cangiante e persistente, che rivela subito la sua frutta rossa e i fichi secchi, fino ad arrivare al tabacco ed al cuoio poi, puntualmente, il bicchiere si svuota e non si riescono più a seguirne le evoluzioni! Al palato è relativamente poco strutturato, ma tannico e con una spiccata spalla acida che lo avrebbe visto ottimo partner del cioccolato di Donna Elvira e delle sue 'mpanatigghi, un tipico dolce modicano costituito da un raviolo di sottile pastafrolla ripieno con una farcia a base di mandorle, carne di manzo, cioccolato e profumo di cannella. Etna Rosso Doc di Calabretta, il quale, nonostante il lungo affinamento, mostrava ancora un discreto spazio di invecchiamento. Il Dos Tierras 2010 di Badalucco, un blend alla pari di Nero d'Avola e Tempranillo, un vitigno spagnolo che sembra abbia incontrato in Sicilia la sua seconda casa e che qui ha sposato con amore la nostra più conosciuta uva autoctona. Come non ricordare poi anche l'Etna Rosso 2001 di Calabretta che, nonostante i 12 anni di invecchiamento era poco più di un giovincello. Infine, l'Etna Rosso 2012 de I Custodi, il profumatissimo Falco Peregrino 2011 di Bosco Falconeria, il Maquè rosè Perricone 2012 ed il Saray 2009 di Porta del Vento, quest'ultimo un'interessante vinificazione di Catarratto con lunga macerazione sulle bucce, e l'ottimo Respiro 2012 di Valdibella, un Nero d'Avola senza solfiti che mesi prima avevo assaggiato come campione prelevato dalla vasca. Considerando le produzioni artigianali di molte cantine tra quelle presenti, spesso con pochissime migliaia di esemplari prodotti, è normale incorrere nella difficoltà di reperimento delle etichette, ma in questo ci viene in aiuto Michele Puleo, il quale mi ha personalmente garantito che dal prossimo mese di Ottobre 2013 l'Enoteca VinoDiVino venderà la quasi totalità di esse, una ghiotta occasione per bere meglio spendendo in modo giusto, considerando che gli unici costi dei produttori sono rappresentati dalla naturale cura dell'uva e del vino. Impossibile ricordare tutte le etichette adesso, e difficile assaggiarle tutte durante l'evento, ma una linea comune è emersa, la stragrande maggioranza di esse mostravano una buona propensione all'affinamento, comprese quelle che lo avevano già effettuato. Molte di loro avevano ancora il cordone ombelicale attaccato, veri infanticidi vinicoli, bottiglie da acquistare e da conservare per poi berle tra 3 o 5 anni. Altra caratteristica comune era la già citata diversità di profumi e sapori, una variabilità a me tanto cara, che sempre di più interessa anche i consumatori non necessariamente esperti. Concludendo, un grande plauso va a Massimiliano Montes per aver selezionato 12 piccoli ottimi produttori, mettendo assieme un'armata di "diversità naturale", pronta a sconfiggere la globalizzazione dei sapori che oggi imperversa in troppe bottiglie di vino. Valeria Carastro e Benjamin Spencer
Valeria Carastro e Benjamin Spencer
Valeria Carastro e Benjamin Spencer
Barraco Calabretta Porta del Vento Marabino Dos Tierras I Custodi delle Vigne dell’Etna Bosco Falconeria Quantico Valdibella - Agricola Porta del Vento (Camporeale)
- Barraco vini (Marsala) - Bosco Falconeria, Azienda biologica Simeti Taylor (Partinico) - Calabretta (Etna) - Dos Tierras (Petrosino, Trapani) - I Custodi delle Vigne dell’Etna (Etna) - Lantieri, Malvasia delle Lipari - Marabino (Pachino) - Valdibella (Camporeale) - Tenute Monte Gorna (Etna) - La Gelsomina (Etna) - Quantico vini (Etna) - See more at: http://gustodivino.it/home-gusto-vino/la-natura-del-vino-3/massimiliano-montes/4846/#sthash.0UTK2rZZ.dpuf - Agricola Porta del Vento (Camporeale)
- Barraco vini (Marsala) - Bosco Falconeria, Azienda biologica Simeti Taylor (Partinico) - Calabretta (Etna) - Dos Tierras (Petrosino, Trapani) - I Custodi delle Vigne dell’Etna (Etna) - Lantieri, Malvasia delle Lipari - Marabino (Pachino) - Valdibella (Camporeale) - Tenute Monte Gorna (Etna) - La Gelsomina (Etna) - Quantico vini (Etna) - See more at: http://gustodivino.it/home-gusto-vino/la-natura-del-vino-3/massimiliano-montes/4846/#sthash.0UTK2rZZ.dpuf
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