onastero di San Michele Arcangelo, a Trapani, e dalle Monache di Clausura Benedettine Vescovili del Monastero del Santissimo Rosario, a Palma di Montechiaro (AG). Proprio in quest'ultimo, lo scorso 13 Aprile 2013, ho avuto l'occasione di intervistare Suor Nazarena, una monaca ospite del convento da ben 52 anni, entrata a farne parte a soli 12. Ovviamente i colloqui si sono svolti fugacemente e dietro la grata, sfruttando la cosiddetta "ruota" per scambiare con l'esterno gli oggetti più ingombranti, la gentile monaca è riuscita comunque a raccontarmi le difficoltà del monastero nel vendere i loro prodotti ed altri particolari dei dolci e del convento. Oggi le monache sono rimaste solo in 8, con età mediamente molto alta, Suor Nazarena mi ha citato 48, 61, 72, 84 e 98 anni, tutte originarie di Palma, tranne due provenienti da Licata. Tutti i dolci vengono preparati con mandorle siciliane, trasformate in paste grazie alle antichissime ricette, rispettando le seguenti tipologie: Marturana, Biscotti ricci, Bocconetti, Pasta reale, Agnelli pasquali, Buccellati, Ciambelloni, Mastazzoli, Paste nuove e Cuori di pasta reale. Durante la mia visita erano pero' presenti i primi 5 ma io, a causa di problemi logistici, ne ho acquistati solo 4.
Poi ho assaggiato i Biscotti ricci, che evidentemente avevano subìto una leggera cottura al forno, infatti, erano croccanti esternamente ma morbidi nel loro cuore. In questo caso, non c'erano tracce di aromi aggiunti, solo mandorle, zucchero e presumo acqua: la semplicità infornata! I dolcetti erano di grande effetto ed il gioco di consistenze li movimentava ulteriormente anche durante il consumo.
Arrivato ai Bocconetti, ho dovuto effettuare una procedura di scartatura, infatti, questi dolcetti sono avvolti a caramella uno per uno, ma una volta aperti e tagliati a metà hanno messo a nudo la loro natura: un impasto di zucchero finissimo e mandorle spezzate grossolanamente al delicatissimo aroma di arancia che creavano un piacevole contrasto di consistenze, tra la scioglievolezza dello zucchero e la croccantezza della mandorla a volte ancora intera.
Infine è toccato alla Pasta reale, dei dolcetti di mandorla dal cuore di cedro candito, abbelliti da una spessa coltre di glassa, decorata da piccoli inserti colorati. Buonissimo il gusto della farcia di cedro, ricca di profumi e di sapori, dalle note liquorose evocanti quasi un rosolio, ma più probabilmente riconducibili agli oli essenziali, naturalmente presenti nella scorza dell'agrume. Tutti i dolci presentavano una quantità di zucchero assolutamente modesta, la mandorla riusciva a spiccare sempre, merito anche di qualcuna di esse dal sapore amaro, che esaltava il tutto. I dolcetti sono venduti dalle monache alla modica cifra di 16 euro al chilo, un rapporto qualità-prezzo straordinario!
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